SANDRO ATTANASIO UN IRRIDUCIBILE LEONE IN TOGA
Se ne va; con discrezione . Dall’altra parte del mondo , l’Australia, dove viveva da tempo unitamente a taluni congiunti . Sandro Attanasio, penalista di lungo corso, sportivo eccezionale (rugby e scherma)che diede lustro alla nostra Citta’ , si è congedato da questa terra .
Avra’ con sé quella toga che ha sempre indossato con irriducibile e leonina passione . Eccolo lì : il gigante alto e robusto che faticava ad entrare nella sua utilitaria ; eccolo all’alba ,nei pressi del Tribunale, quando passeggiava con il suo amato Cavalier King . Il cagnolino dei re , reso famoso dal Goya e da altri illustri pittori. Ironico e sarcastico,
permeato pero’ da gentile umanesimo, non cedeva . Mai. Il Tribunale era per lui un luogo sacro dove il rispetto delle garanzie individuali non poteva non essere considerato, a suo dire, che un pilastro primario della moderna civilta’.
Fu avvocato fino in fondo . In una societa’ che si trasformava nel dopoguerra e si caratterizzava talvolta con fenomeni meritevoli di ogni comprensione ; si pensi alle turbolenze giovanili del Sessantotto, alle grandi battaglie per il diritto al divorzio , all’aborto, alla promozione europea del nostro consesso. Fu questa la Storia che lo accompagno’.
Padroneggiava diverse lingue e soprattutto l’inglese poiche’ per molto tempo tutelo’ gli interessi locali del distaccamento amministrativo e militare degli USA nella nostra terra, Sigonella inclusa . E quando gli chiedemmo se nella notte craxiana in cui si fronteggiarono i Carabinieri nostrani con le truppe speciali americane , egli avesse parteggiato per qualcuno , rispose : “ per la ragione”. E fu autenticamente felice quando tutto si ricompose e i presidenti Reagan e Craxi ripresero a dialogare, stimandosi.
Era un avvocato intransigente ma sapeva scegliere la fine delle ostilita’ quando cio’ avrebbe comportato il termine di sacrifici e pene inutili e la tutela dei diritti del suo patrocinato. La sua scuola fece strada e apri’ le porte a Luca Di Graziano, Carmen Tomaselli, Salvatore Pappalardo ,Ludovico Contino , Giovanni Lombardo e a molti altri , tutti dall’indubbio valore. Cui insegno’ il vivere con il sacrificio della toga sulle spalle ; con grande responsabilita’ e con quel riconoscibile pizzico di ironia che consente agli avvocati navigati di combattere ancora , ogni giorno e con maggior valore.
Perche’ in verita’ l’avvocato è un disilluso che vuole continuare a illudersi ; e questa è la sua forza , ma anche la sua condanna.
Ciao Sandro, grazie per tutto . Siamo vicini a tutti i tuoi cari e ai colleghi che hai nobilmente formato , in questi momenti di angoscia. Eppure ti vediamo ancora , con il tuo sornione sorriso sparso lungo tutta la tua altezza, mentre prendi la toga per l’ennesima volta e dici :” adesso vedremo…”.
I penalisti ti ricordano così, con stima e affetto imperituri. Perche’, nonostante tutto, c’è ancora un orizzonte. Anche per Te e per la Tua lezione.
Catania, 05-06-25 A Cura del Direttivo della Camera Penale di Catania “ Serafino Fama” ’
Il Presidente avv. Francesco Antille*